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Comunicati Stampa 15 Febbraio 2018

Se sei italiano bevi acqua minerale

Sono 9 italiani su 10 a bere acqua minerale, il 19% in più rispetto a vent’anni fa (e 8 su 10 ne bevono almeno mezzo litro al giorno). È la bevanda di tutti, al di là delle differenze di sesso, età, economiche e sociali. Il 44% degli italiani la beve perché è buona e piace, il 30% perché fa bene alla salute, il 28% perché è sicura, il 25% perché è comoda, il 10% perché è conveniente

Roma, 15 febbraio 2018 – Se sei italiano bevi acqua minerale. Il 90,3% degli italiani beve acqua minerale, il 79,7% ne beve almeno mezzo litro al giorno. Negli ultimi vent’anni, tra il 1995 e il 2016, c’è stato un boom dei consumatori di 19 punti percentuali (e quelli che ne bevono almeno mezzo...[...]

Comunicati Stampa 30 Gennaio 2018

Sanità: terapie efficaci per la schizofrenia, ma resta drammatico l’impatto sulle esistenze di malati e familiari

Il 72,1% dei pazienti è soddisfatto della capacità del medico di coinvolgerli nelle scelte terapeutiche e il 71,5% per l’efficacia dei farmaci. Uno su quattro ha ricevuto la diagnosi alla prima visita, ma spesso durante un ricovero ospedaliero. Molto pesante l’impatto sociale per i malati: il 47,2% ha lasciato il lavoro, il 33,8% non ha potuto terminare gli studi. Vita dura anche per i caregiver per le ricadute delle attività di assistenza sul lavoro e nelle relazioni

Roma, 30 gennaio 2018 – Una patologia ad esordio precoce. La schizofrenia è una grave malattia mentale dai sintomi complessi che possono provocare significativi cambiamenti comportamentali. I dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità fanno riferimento per l’Italia a circa 245.000 persone che...[...]

Comunicati Stampa 24 Gennaio 2018

Welfare aziendale: un valore potenziale di 21 miliardi di euro se esteso a tutti i lavoratori del settore privato

Solo il 17,9% degli occupati sa esattamente cos’è. Per il 58,7% meglio le prestazioni di welfare degli aumenti retributivi. Favorevoli soprattutto i dirigenti, i laureati e gli occupati con redditi elevati, meno consenso tra operai e lavoratori con stipendi bassi, alle prese con una «fame» arretrata di reddito (+178% di famiglie operaie in povertà assoluta tra il 2008 e il 2016). I servizi più richiesti? Polizze sanitarie e previdenza integrativa

Roma, 24 gennaio 2018 – Quanto vale potenzialmente il welfare aziendale? 21 miliardi di euro. Oggi il decollo del welfare aziendale è più annunciato che reale, ma in prospettiva potrà dare un grande contributo al benessere dei lavoratori. A regime si può stimare in 21 miliardi di euro il valore...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

Un Paese in cui il futuro è rimasto incollato al presente

Senza un ordine sistemico, la società si è mossa lungo processi a bassa interferenza reciproca, facendo sviluppo senza espansione economica. La politica? Bloccata nella personale verticalizzazione della presenza mediatica. Ora puntare sul binomio tecnologia-territorio

Roma, 1 dicembre 2017 – Gli ultimi anni, segnati da livelli di crescita misurata in pochi o nessun punto decimale del Pil, hanno cambiato il Paese. In risposta alla recessione, la società italiana si è mossa quasi esclusivamente lungo linee meridiane, attraverso processi a bassa interferenza...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

La ripresa c’è e l’industria va, ma cresce l’Italia del rancore

Manifatturiero, filiere italiane nelle catene globali del valore e turismo da record sono i baricentri della ripresa. Attraverso i consumi torna il primato dello stile di vita: ora gli italiani cercano un benessere soggettivo nella felicità quotidiana. Ma persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura: il rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio. L’immaginario collettivo ha perso la forza propulsiva di una volta e non c’è un’agenda sociale condivisa. Ecco perché risentimento e nostalgia condizionano la domanda politica di chi è rimasto indietro

Roma, 1 dicembre 2017 – E l’industria va. La ripresa c’è, come confermano tutti gli indicatori economici. Ad eccezione degli investimenti pubblici: -32,5% in termini reali nel 2016 rispetto all’ultimo anno prima della crisi. Dal 2008 la perdita di risorse pubbliche destinate a incrementare il...[...]