Comunicati Stampa

Contraffazione: ad Avellino contenuti i numeri delle merci false, ma tanti i sequestri di prodotti non sicuri

Nella provincia 27 sequestri nel 2018 per un totale di 1.467 prodotti contraffatti e 49 sequestri per un totale di 1.957.121 articoli pericolosi sottratti alla vendita. Ma il fenomeno si trasforma: è sempre più «liquido», ora serve il coinvolgimento dei cittadini

 Avellino, 16 dicembre 2019 - Nell’ultimo decennio nei 118 comuni della provincia di Avellino sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 218.388 articoli fake nel corso di 418 operazioni. Nell’ultimo anno sono stati 27 i sequestri, per un totale di 1.467 prodotti falsi rinvenuti. Più consistente rispetto a quello della contraffazione è il mercato dei prodotti non sicuri, che nel 2018 hanno subito 49 sequestri per un totale di 1.957.121 articoli pericolosi sottratti alla vendita. I prodotti più sequestrati sono giocattoli, maschere, cosmetici e apparecchiature elettriche, e il mercato è alimentato dalla presenza di esercizi commerciali gestiti da cittadini di origine cinese. È quanto emerge da una ricerca del Censis realizzata per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale per la tutela della proprietà industriale-UIBM).

La posizione della provincia, priva di sbocchi sul mare, di snodi logistici significativi, di grandi centri urbani, il forte spopolamento unito all’invecchiamento della popolazione (negli ultimi cinque anni i residenti sono diminuiti del 2,8%, ma gli over 65 sono aumentati del 3,9%), la vocazione produttiva per l’agroalimentare (con 11.336 imprese attive nel settore primario, pari al 29,7% delle 38.242 imprese totali), la predominanza di imprese individuali (che sono 26.239, cioè il 68,9% del totale) sono i fattori che influiscono sulle caratteristiche e sull’andamento del mercato locale del falso.

In assenza di opifici di produzione e assemblaggio di prodotti falsi, la contraffazione si limita alla vendita finale al consumatore di prodotti che sono imitazioni dei grandi marchi di abbigliamento, calzature, borse, ma anche di giocattoli e profumi. Gli articoli falsi sono venduti principalmente da cittadini immigrati di origine africana e asiatica, residenti sul territorio o che arrivano nella provincia spostandosi con treni e pullman tra le province campane. La vendita avviene con regolarità nella città di Avellino, mentre negli altri comuni i rischi maggiori si hanno soprattutto in concomitanza dei tanti eventi che si organizzano sul territorio, spesso dedicati ai prodotti tipici enogastronomici.

Da segnalare i sequestri di materiale pirotecnico che avvengono in prossimità delle festività natalizie: tra novembre e dicembre dello scorso anno nella provincia sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza 3 grossi sequestri, che hanno portato a ritirare dal mercato oltre 150.000 artifici pirotecnici.

Numerose le iniziative di contrasto, prevenzione e sensibilizzazione attive sul territorio: dalla sottoscrizione di protocolli di intesa in materia di lotta alla contraffazione alla realizzazione di attività di sensibilizzazione rivolte a studenti e alla cittadinanza, fino alle iniziative legate alla costituzione di consorzi di tutela di prodotti tipici e allo sviluppo di importanti azioni di filiera che si estendono a tutto il territorio nazionale.

Il Protocollo di intesa per la lotta alla contraffazione sottoscritto nel marzo 2019 dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle 5 Prefetture dei comuni capoluogo della Regione Campania prevede la realizzazione di un piano di interventi della durata biennale a titolarità della Direzione Generale per la tutela della proprietà industriale-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico, e ha l’obiettivo di promuovere una cultura della legalità e del «made in» tra le imprese e la cittadinanza, con particolare attenzione alle giovani generazioni e al mondo delle scuole, e apre la strada a una serie di attività tese a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra gli stakeholder.

Di fronte a un mercato del falso che diventa sempre più capillare e camaleontico, un fenomeno che si trasforma e diventa sempre più «liquido», alle attività di repressione e di contrasto è necessario affiancare anche iniziative di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini-consumatori, chiamandoli ad essere attori e protagonisti in prima persona della lotta alla contraffazione.

Questi sono i principali risultati dell’analisi realizzata dal Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico che sono stati presentati oggi ad Avellino da Francesca Cappiello, Direzione Generale per la tutela della proprietà industriale-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico, e da Anna Italia, del Censis, e discussi da Gianluca Festa, Sindaco di Avellino, Paola Spena, Prefetto di Avellino, Gennaro Ottaiano, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino e Oreste Pietro Nicola La Stella, Presidente della Camera di Commercio di Avellino.

16 Dicembre 2019