La potenza aggregante della televisione

La Tv aggrega

I quasi 43 milioni di apparecchi televisivi presenti nelle case degli italiani mostrano come la Tv sia molto lontana dall’essere un reperto da museo. Nel 97% delle famiglie italiane c’è almeno un televisore.

Il numero di apparecchi televisivi è condizionato dalla presenza e dal numero di figli e dalla condizione socioeconomica.

- nelle coppie con figli ha un apparecchio televisivo il 32,1%, due apparecchi televisivi il 40,7% e almeno tre il 25,9%, nelle coppie senza figli il 40% ha un apparecchio televisivo, il 43% due apparecchi televisivi e il 15,2% almeno tre apparecchi televisivi, le persone sole hanno per il 56,2% un solo apparecchio televisivo, il 31% almeno due apparecchi televisivi e il 6,7 % almeno tre apparecchi televisivi.

- nelle famiglie con bassa condizione socioeconomica, il 64,4% ha un solo apparecchio Tv, il 27,1% due apparecchi Tv e il 6,2% almeno tre apparecchi Tv, mentre in quelle con una alta condizione socioeconomica il 35% ha una Tv, il 40,2% due Tv e il 22% ha almeno tre Tv.

Il dato più significativo è che al netto delle persone che vivono sole, nel 65,7% delle famiglie italiane il numero di apparecchi televisivi è inferiore a quello dei componenti. La Tv quasi fisicamente, oltre che per prassi antica e consolidata, conserva un animo aggregatore ed è vissuta come strumento più collettivo che individuale di fruizione dei contenuti.

Lo smartphone no: la convivialità familiare minacciata dalle fruizioni individuali

Una persona, uno smartphone è la metrica ormai imperante in tutte le famiglie italiane: e per la gran parte lo smartphone è il canale più importante per la connessione sempre, comunque, ovunque. Infatti, il 97,2% dei 18-34enni, il 85,8% dei 35-64enni ed il 27,8% degli anziani dispone di uno smartphone connesso al web. (tab. 6).

Pertanto ogni membro delle famiglie, al di la delle differenti condizioni economiche familiari, tramite smartphone fruisce in totale autonomia e piena comodità di contenuti modulati sui propri specifici interessi.

Ecco svelata l’irriducibile diversità dello smartphone web connected rispetto agli altri device presenti nelle abitazioni: lo usano tutti in tutte le famiglie, ma per se stessi e non in fruizione collettiva, perché esso rende tecnicamente possibile e fisicamente molto comoda la fruizione individualizzata in solitudo. Per questo lo smartphone incarna l’erosione individualistica delle relazioni familiari: radica la fruizione individualistica dei contenuti sin nella quotidianità più intima. Una indagine Censis del 2018 consente di stimare in:

- 28 milioni gli utilizzatori notturni che lo hanno eletto a inseparabile partner sin nel proprio letto;

- 11,8 milioni coloro che indicano esplicitamente la fruizione sempre e ovunque dello smartphone sul web come una delle ragioni delle difficoltà relazionali nella coppia e nella famiglia;

- 3,4 milioni quelli che lo indicano come detonatore di una conflittualità familiare a rischio rottura.

Se la televisione aggregava e aggrega le famiglie intorno alla fruizione dei suoi programmi, tanto da aver generato una ritualità inscritta nella memoria collettiva, e così facendo promuoveva e promuove convivialità relazionale, lo smartphone trasformando le persone in fruitori solitari di contenuti piccona la base materiale della relazionalità familiare quotidiana.

Tra Smart Tv e fruizioni individualizzate dei contenuti televisivi: le sfide del futuro prossimo

La Smart Tv è la convergenza più avanzata tra ampia disponibilità di contenuti accessibili sul web e fruizione collettiva tipica dell’apparecchio televisivo. Un vero e proprio crossover tra mondo web e modello più tradizionale di fruizione dei contenuti proprio della televisione, e indica che la deriva individualizzante degli smartphone non è l’unico esito possibile della ricchezza di opportunità di scelta consentita dal web. Alla Smart Tv si affianca il ricorso a dispositivi esterni, che consentono di connettere i tradizionali apparecchi televisivi al web.

Attualmente tra le famiglie che possiedono almeno un apparecchio televisivo, il 19,3% ha una Smart Tv effettivamente connessa al web o una Tv che lo è grazie ad un dispositivo esterno: il 13,6% ha una Smart Tv propriamente detta connessa al web ed il 10,4% ha una Tv connessa al web tramite dispositivo esterno (tab. 7).

L’accesso al web tramite Tv, Smart Tv o con dispositivo esterno è legato alla condizione socioeconomica delle famiglie: dal 10% delle famiglie a basso livello socioeconomico, al 13,5% con livello medio al 26% per quelle con alto livello socioeconomico. Anche la presenza di figli è un moltiplicatore, poiché si passa dall’8,6% delle persone sole che dispongono di una Smart Tv o di una Tv connessa al web con dispositivo esterno, al 17,8% di coppie senza figli, al 28,6% delle coppie con figli.

Se la Smart Tv delinea una opportunità di fruizione collettiva in famiglia della proliferante ricchezza di contenuti del web, decollano anche forme individualizzate di fruizione di contenuti televisivi: 2,7 milioni di italiani guardano RaiPlay e 2,3 SkyGo, mentre sono 3,7 milioni gli utilizzatori di Netflix. In generale, sono 5,3 milioni gli italiani che guardano almeno ogni tanto programmi televisivi ricorrendo alle dotazioni di solito utilizzate per connettersi a internet.  E lo fanno di più i giovani e i laureati.

Precoci e intense: le fruizioni di bambini e adolescenti

Per ciascuna coabitazione è stata estratta una persona a cui è stato somministrato un questionario ad hoc che ha consentito di rilevare i dati sulle fruizioni dei tanti e diversi device da parte di almeno un individuo per famiglia e, in tale ambito, sono state rilevate le fruizioni di bambini e teenagers di età compresa tra 4 e 17 anni. Per i bambini con età tra 4 e 10 anni sono stati intervistati genitori, per gli 11-17enni direttamente i ragazzi.

Ed ecco il quadro delle intense e precoci fruizioni delle generazioni che esprimono con naturalezza il quesito-affermazione che certifica lo scarto con le generazioni precedenti: “come facevate a vivere prima di internet”. (tab. 8).

Il 18,8% dei 4-17enni utilizza il pc fisso in famiglia e il 2,8% ne ha l’utilizzo esclusivo, che diventa il 4,1% tra i 4-10 anni e il 1,4% tra gli 11-17enni. Il 17,8%, comunque, lo ha utilizzato almeno una volta per collegarsi a internet ed il 14,6% almeno una volta nei sette giorni precedenti l’intervista (il 3,1% dei 4-10 anni ed il 25,8% degli 11-17enni). 

Il 41,5% dei 4-17enni utilizza il pc portatile disponibile in famiglia, il 13,1% ne ha l’utilizzo esclusivo: è il 18,1% tra i 4-10 anni e il 8,1% tra gli 11-17enni. Il 38,8% si collega almeno una volta a internet, questa quota è il 20,5% tra i 4-10 anni e il 56,7% tra gli 11-17enni.

Il 36% dei 4-17enni utilizza il tablet familiare e il 9,2% di loro ne ha una fruizione esclusiva: è il 12,9% tra i 4-10 anni e il 5,6% tra gli 11-17enni. Il 34,2% vi si collega a internet, è il 30,6% dei 4-10 anni e il 37,7% degli 11-17enni.

Anche la Tv è utilizzata come canale di connessione con internet: è il 20,6% dei 4-17enni ad averla utilizzata direttamente o tramite dispostivi ad essa collegati: il 11,4% tra i 4-10 anni ed il 29,5% tra gli
11-17enni.

Questo tipo di connessione porta il 55,6% ad utilizzare in maniera esclusiva o prevalente le applicazioni e il 21,7% la navigazione sui siti internet.

Il 54,6% dei 4-17enni dispone di almeno un telefono cellulare, di questi l’1,4% di almeno due telefoni cellulari; il 47,9% è proprietario del suo cellulare, è il 10,8% tra i 4-10 anni e l’84,3% tra gli 11-17enni.

Il 49,6% dei 4-17enni ha l’utilizzo esclusivo del proprio cellulare ed è il 90,8% di coloro che dispongono di un cellulare: è il 12% del totale dei 4-10 anni e l’86,4% degli 11-17enni (tab.9).