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Comunicati Stampa 19 Giugno 2018

Contraffazione: Catania è il quarto mercato italiano del falso

Nella provincia 314 sequestri e più di 1,5 milioni di articoli fake confiscati nell’ultimo anno. In Italia un giocattolo contraffatto su cinque viene intercettato qui. Ma il fenomeno si trasforma: è sempre più «liquido», ora serve il coinvolgimento dei cittadini

Catania, 19 giugno 2018 – Nel 2017 la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno condotto 314 operazioni nella provincia di Catania e sequestrato 1.549.074 prodotti contraffatti. Catania si colloca al 10° posto nella graduatoria delle province italiane per numero di sequestri e sale al 4°...[...]

Eventi 1 Dicembre 2017

51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2017

Giunto alla 51ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase congiunturale che stiamo attraversando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come si stia chiudendo un lungo ciclo di sviluppo senza espansione...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

Un Paese in cui il futuro è rimasto incollato al presente

Senza un ordine sistemico, la società si è mossa lungo processi a bassa interferenza reciproca, facendo sviluppo senza espansione economica. La politica? Bloccata nella personale verticalizzazione della presenza mediatica. Ora puntare sul binomio tecnologia-territorio

Roma, 1 dicembre 2017 – Gli ultimi anni, segnati da livelli di crescita misurata in pochi o nessun punto decimale del Pil, hanno cambiato il Paese. In risposta alla recessione, la società italiana si è mossa quasi esclusivamente lungo linee meridiane, attraverso processi a bassa interferenza...[...]

Comunicati Stampa 1 Dicembre 2017

La ripresa c’è e l’industria va, ma cresce l’Italia del rancore

Manifatturiero, filiere italiane nelle catene globali del valore e turismo da record sono i baricentri della ripresa. Attraverso i consumi torna il primato dello stile di vita: ora gli italiani cercano un benessere soggettivo nella felicità quotidiana. Ma persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura: il rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio. L’immaginario collettivo ha perso la forza propulsiva di una volta e non c’è un’agenda sociale condivisa. Ecco perché risentimento e nostalgia condizionano la domanda politica di chi è rimasto indietro

Roma, 1 dicembre 2017 – E l’industria va. La ripresa c’è, come confermano tutti gli indicatori economici. Ad eccezione degli investimenti pubblici: -32,5% in termini reali nel 2016 rispetto all’ultimo anno prima della crisi. Dal 2008 la perdita di risorse pubbliche destinate a incrementare il...[...]