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Comunicati Stampa 2 Dicembre 2022

L’Italia post-populista e malinconica

I grandi eventi della storia hanno fatto irruzione nelle microstorie delle vite individuali: il 61% degli italiani teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale, il 59% il ricorso alla bomba atomica, il 58% che l’Italia entri in guerra. Con l’ingresso in una nuova età dei rischi, emerge una rinnovata domanda di prospettive di benessere e si levano autentiche istanze di equità, non più liquidabili come «populiste». Quella del 2022 non è una Italia sull’orlo di una crisi di nervi: si cerca una profilassi per l’immunizzazione dai pericoli correnti. Ma i meccanismi proiettivi, che spingevano le persone a fare sacrifici per essere migliori, adesso risultano inceppati e la società indulge alla malinconia. Tra de-globalizzazione e prove di friend-shoring all’italiana: il riposizionamento latente del sistema economico

Roma, 2 dicembre 2022 – L’Italia post-populista. La società italiana entra nel ciclo del post-populismo. Alle vulnerabilità economiche e sociali strutturali, di lungo periodo, si aggiungono adesso gli effetti deleteri delle quattro crisi sovrapposte dell’ultimo triennio: la pandemia perdurante, la...[...]

Comunicati Stampa 2 Dicembre 2022

Un Paese che vive in uno stato di latenza

Tre anni, quattro crisi profonde. L’Italia non regredisce, ma non matura. Si ridisegnano le planimetrie sociali, in attesa che i segnali dei sensori economici e sociali siano tradotti in un nuovo schema di funzionamento

Roma, 2 dicembre 2022 – Tre anni, quattro crisi profonde: la pandemia che sembrava alle spalle, l’impennata del costo della vita, la guerra in Europa, i costi dei servizi energetici. Di qui l’interrogativo «dove siamo?» che riporta al centro della coscienza sociale l’indispensabile sforzo per uno...[...]