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Comunicati Stampa 20 Febbraio 2020

I media e la costruzione dell’identità

Tv e radio si rafforzano grazie al web: si combinano programmazione lineare e palinsesti personali. Crescono ancora internet, smartphone e social network. In dieci anni quadruplicata la spesa per i telefoni. E si è fermata l’emorragia di lettori della carta stampata: nell’ultimo anno +2,5% la spesa per libri e giornali. Ma nell’era biomediatica per un giovane su dieci la propria identità coincide con il profilo social

Roma, 20 febbraio 2020 – Tv e radio si rafforzano sul web. Nel 2019 la fruizione della televisione è stabile, ma si registra una flessione dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -2,5% in un anno), mentre resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) e crescono...[...]

Eventi 20 Febbraio 2020

I media e la costruzione dell’identità

16° Rapporto sulla comunicazione

Mentre le diete mediatiche degli italiani si ricompongono in modo radicale e le grandi narrazioni del passato vanno in pezzi, si è aperto il problema della costruzione dell’identità e delle appartenenze dentro nuove cornici di senso collettivo. Che ruolo giocano i media in questo scenario in rapida...[...]

Comunicati Stampa 6 Dicembre 2019

Il furore di vivere degli italiani

Sfuggiti a fatica al mulinello della crisi, adesso l’incertezza è lo stato d’animo dominante (per il 69%). Nella società ansiosa di massa si ricorre a stratagemmi individuali per difendersi dalla scomparsa del futuro. Nonostante il bluff dell’aumento dell’occupazione che non produce reddito e crescita (959.000 unità di lavoro equivalenti in meno rispetto al 2007, +71,6% di part time involontari per i giovani). Ma se l’ansia non riuscisse più a trasformarsi in furore? La sindrome da stress post-traumatico porta il 75% dei cittadini a non fidarsi più degli altri. E a pulsioni antidemocratiche: ora il 48% è favorevole all’uomo forte al potere

Roma, 6 dicembre 2019 – Il furore di vivere degli italiani ha vinto su tutto. Sfuggiti a fatica al mulinello della crisi, adesso l’incertezza è lo stato d’animo con cui il 69% degli italiani guarda al futuro, mentre il 17% è pessimista e solo il 14% si dice ottimista. Ma come siamo arrivati a...[...]